La Chiesa ortodossa russa sul “presente e il futuro del ‘mondo russo’”

Durante il congresso conciliare tenutosi il 27 marzo 2024 nella Sala dei consigli ecclesiastici (Zal cerkovnych soborov) della Cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca e presieduto dal Santissimo Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, è stata approvata la Disposizione del XXV Concilio mondiale del popolo russo “Il presente e il futuro del Mondo russo” (Mosca, 27-28 novembre 2023).

Il presente documento, che sintetizza le proposte più significative avanzate nell’ambito dei lavori delle piattaforme di esperti e durante la Seduta plenaria, rappresenta il documento programmatico del XXV Concilio mondiale del popolo russo, nonché una disposizione rivolta agli organi del potere esecutivo e legislativo in Russia.

1 – L’operazione militare speciale
L’operazione militare speciale rappresenta una nuova fase della lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e l’Occidente collettivo che lo sostiene, combattuta nelle terre della Rus’ sud-occidentale dal 2014. Nel corso dell’operazione militare speciale il popolo russo difende con le armi in pugno la propria vita, la propria libertà, l’organizzazione statale, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto a vivere sulla propria terra nei confini di un unico Stato russo. Dal punto di vista morale e spirituale, l’operazione militare speciale è una Guerra santa, nella quale la Russia e il suo popolo, difendendo l’unico spazio spirituale della Santa Rus’, adempiono alla loro missione di “Katéchon”, difendendo il mondo dall’irrompere del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente, preda del satanismo.
Dopo la conclusione dell’operazione militare speciale l’intero territorio dell’attuale Ucraina dovrà rientrare nella zona di influenza esclusiva della Russia. La possibilità dell’esistenza, in questo territorio, di un regime politico russofobo, ostile alla Russia e al suo popolo, così come di un regime politico controllato da un centro esterno alla Russia deve essere totalmente esclusa.

2 – Il Mondo russo
La Russia crea, sostiene e difende il Mondo russo. I confini del Mondo russo come fenomeno spirituale, culturale e civile sono notevolmente più ampi dei confini statali tanto dell’attuale Federazione russa, quanto della Russia storica. Insieme ai rappresentanti dell’ecumene russa, sparsi in tutto il mondo, il Mondo russo comprende tutti coloro per i quali la tradizione russa, i luoghi sacri della civiltà russa e la grande cultura russa costituiscono il valore supremo e il senso della vita.
Il senso più alto dell’esistenza duella Russia e del Mondo russo da lei creato – la loro missione spirituale – consiste nell’essere “Katéchon” universale, che difende il mondo dal male. La sua missione storica è far fallire, di volta in volta, i tentativi di instaurare nel mondo un’egemonia universale, ovvero i tentativi di sottomettere l’umanità a un unico principio malvagio.
La costruzione del millenario stato russo è la forma più alta dell’operato politico dei russi in quanto nazione. Il dividere e l’indebolire il popolo russo, il togliergli forze spirituali e vitali ha sempre portato all’indebolimento e alla crisi dello Stato russo. Per questo, ripristinare l’unità del popolo russo, nonché il suo potenziale spirituale e vitale, è la condizione chiave per la sopravvivenza e il proficuo sviluppo della Russia e del Mondo russo nel XXI secolo.
La famiglia costituisce il fondamento della vita nazionale russa e il baluardo interiore della tradizione del Mondo russo. È l’istituzione più stabile e conservatrice della società e risponde della trasmissione, di generazione in generazione, delle idee fondamentali sul mondo e sulla persona, dell’assimilazione delle più importanti consuetudini sociali e dei ruoli (uomo e donna, padre e madre, cittadino, …), della conservazione e della trasmissione della concezione del mondo, dell’idea nazionale, nonché dei valori spirituali e morali tradizionali. Nel suo essere la principale scuola che forma la personalità, la famiglia non solo aiuta la persona a conoscere il mondo circostante, bensì le insegna anche l’amore, la bontà e la compassione, e le fornisce le più importanti nozioni e punti di riferimento morali.

3 – Politica estera
La Russia deve diventare uno dei centri chiave del mondo multipolare, guidare i processi di integrazione e garantire sicurezza e sviluppo stabile in tutto lo spazio post-sovietico. Per il suo essere centro geopolitico dell’Eurasia, situata all’incrocio degli assi globali Ovest-Est e Nord-Sud, la Russia deve regolare l’equilibrio degli interessi strategici e intervenire in qualità di baluardo della sicurezza e di un giusto ordine mondiale nel nuovo mondo multipolare. La riunificazione del popolo russo deve diventare uno dei compiti prioritari della politica estera russa. La Russia deve tornare alla dottrina (esistente da più di tre secoli) della trinità del popolo russo, secondo la quale questo è costituito dai Grandi russi, dai Piccoli russi e dai bielorussi, che sono diramazioni (sottogruppi etnici) di uno stesso popolo, mentre il concetto di “russo” include tutti gli slavi orientali, discendenti della Rus’ storica. Oltre a essere riconosciuta e sviluppata nella scienza nazionale, la dottrina della trinità deve essere consolidata a livello legislativo, divenendo parte inalienabile del sistema giuridico russo. La trinità deve essere inserita nell’elenco normativo dei valori spirituali e morali russi e ottenere la conseguente tutela giuridica.
La Russia deve diventare uno Stato-rifugio per tutti quei connazionali che soffrono per l’arrivo del globalismo occidentale, delle guerre e della discriminazione. Oltre che per i connazionali, il nostro Paese può diventare rifugio per i milioni di stranieri che difendono i valori tradizionali, leali nei confronti della Russia e pronti a integrarsi linguisticamente e culturalmente nel nostro Paese.

4 – Politica familiare e demografica
La minaccia principale all’esistenza e allo sviluppo della Russia consiste nella catastrofe demografica che il nostro Paese sta attraversando. Per sopravvivere nel XXI secolo, per conservare la sovranità e la propria identità nazionale, la Russia necessita di una costante e, soprattutto, intensiva crescita numerica naturale della popolazione. La risoluzione di tale questione è impossibile se in Russia non rinascono la famiglia tradizionale con molti figli e i valori familiari tradizionali.
La famiglia forte e dalla prole numerosa, la sua tutela, il garantirne il benessere, la crescita della natalità e la lotta contro l’aborto devono essere il centro dell’intera politica statale. La famiglia e la garanzia del suo benessere devono essere riconosciute come l’obiettivo nazionale principale di sviluppo, nonché come priorità nazionale strategica della Federazione Russa. I relativi emendamenti devono essere inseriti nei documenti chiave della pianificazione strategica della Federazione russa.
Bisogna sviluppare e adottare un pacchetto di misure che incoraggino le coppie coniugali a dare alla luce un terzo e quarto figlio. Una di queste misure potrebbe essere l’introduzione della cancellazione parziale o totale del debito ipotecario sulla base della nascita di un figlio nella famiglia (per esempio, dopo la nascita del terzo figlio si cancella il 50% del debito, dopo quella del quarto il 75%, dopo quella del quinto l’intero debito viene estinto).
È necessario adottare un insieme di misure che incoraggino i datori di lavoro ad assumere genitori dalla prole numerosa, soprattutto i padri. Una di queste misure potrebbe consistere nell’introdurre agevolazioni per i datori di lavoro nel pagamento dei contributi assicurativi, riscossi sui versamenti, nonché altri benefici per i dipendenti dalla prole numerosa.
È necessario elaborare e adottare un nuovo Modello di politica demografica della Federazione russa, nel quale devono essere radicalmente rivisti i principali indicatori demografici. Prendendo a esempio la tesi del grande studioso russo D.I. Mendeleev sul fatto che “lo scopo supremo della politica si esprime nel modo più chiaro nel creare le condizioni atte alla moltiplicazione del genere umano”, lo stato deve porsi come obiettivo strategico a lungo termine quello di portare, nel giro di cento anni di crescita demografica costante, la popolazione russa a 600milioni di abitanti, come “indicato da Mendeleev”.
Lo Stato deve adottare misure risolutive per difendere la famiglia e i valori familiari dalla propaganda dell’aborto, dalla sregolatezza e dalla dissolutezza sessuale, nonché dalla sodomia e dalle diverse perversioni sessuali. Nella società russa devono tornare quella castità e quelle virtù tipiche del popolo russo per tradizione. Tutta la cultura patria, in primo luogo quella di massa, deve lavorare per creare nella società il culto della famiglia, della prole numerosa, della fedeltà coniugale, della genitorialità responsabile, nonché dell’attrattiva della vita familiare. Il preparare alla creazione di una famiglia e alla vita familiare deve diventare l’obiettivo dell’educazione scolastica. I fondamenti morali della vita familiare (studio della famiglia) devono essere inclusi nell’elenco delle materie scolastiche obbligatorie.
L’atteggiamento della società russa verso l’aborto deve essere modificato in maniera radicale. Da tempi antichissimi la Chiesa ritiene l’interruzione volontaria di gravidanza (l’aborto) un peccato grave. Le regole canoniche equiparano l’aborto all’omicidio. Bisogna smettere di giustificare l’interruzione volontaria di gravidanza, che porta a una vera e propria epidemia di aborti. Vanno elaborati e approvati emendamenti alla legge federale che proibiscano la propaganda, nonché l’inclinazione ad abortire in assenza di indicazioni mediche o sociali. Per tali azioni deve essere introdotta la responsabilità amministrativa e penale. Inoltre, è fondamentale vietare per legge l’esecuzione di aborti da parte di organizzazioni mediche non statali, emendando la legge federale “Sulle licenze per singoli tipi di attività” del 4.05.2011 n. 99-F3, la legge federale “Sui fondamenti della tutela della salute dei cittadini nella Federazione Russa” del 21.11.2011 n. 323-F3, nonché altri atti normativi che stabiliscano l’introduzione del divieto di eseguire l’interruzione di gravidanza da parte di organizzazioni mediche che non rientrino nel sistema sanitario nazionale e municipale.
Allo scopo di sistematizzare e di mettere in pratica le numerose proposte in campo demografico, è necessario elaborare un complesso di misure, scientificamente fondate, di politica demografica e pro-natalità, la cui attuazione pratica porterà a un effettivo aumento del numero delle famiglie con prole numerosa, così come a una crescita della natalità, alla crescita degli indicatori del tasso di fecondità totale (TFT). Allo scopo di verificare l’efficacia delle misure proposte, nonché per metterne a punto la combinazione ideale, le misure demografiche e pro-natalità elaborate andranno testate sui territori dei singoli soggetti della Federazione russa come progetti pilota. In seguito, andranno applicate su larga scala sul territorio della Federazione russa tutte quelle misure che si sono dimostrate efficaci, introducendo emendamenti nei relativi documenti di programmazione strategica, nonché negli atti giuridici normativi di livello federale e regionale.

5 – Politica migratoria
Una politica demografica efficace è impossibile senza una nuova politica migratoria.

L’afflusso incontrollato e di massa della forza lavoro straniera porta a ridurre la retribuzione del lavoro della popolazione nazionale, che viene conseguentemente sostituita dai migranti in interi settori dell’economia nazionale. L’afflusso di massa di migranti che non parlano russo e non possiedono le nozioni necessarie di storia e cultura russa – e che quindi non sono in grado di integrarsi nella società russa – modifica il volto delle città russe, portando alla deformazione dell’unico spazio giuridico, culturale e linguistico del Paese. Nelle città più grandi fanno la loro comparsa e si sviluppano attivamente delle enclave etniche chiuse che sono focolai di corruzione, di criminalità etnica organizzata e di migrazione illegale. Esistendo secondo leggi proprie, sono terreno fertile per l’estremismo e il terrorismo, oltre a essere fonte di enormi tensioni nella società.

In tali condizioni la Russia ha bisogno che:

  • vengano inseriti emendamenti all’attuale Modello di politica migratoria della Federazione russa per gli anni 2019-2025, nonché che questi emendamenti vengano adottati nella legislazione russa in materia di immigrazione;
  • venga elaborata e approvata una nuova redazione del “codice sull’immigrazione” (il progetto di Legge federale “Sulle condizioni di ingresso (uscita) e permanenza (soggiorno) nella Federazione russa di persone straniere o senza cittadinanza);
  • vengano approvati emendamenti atti a rafforzare notevolmente la responsabilità penale e amministrativa di crimini e reati nel contesto della migrazione esterna;
  • si perfezioni la legislazione che regola le questioni legate alla cittadinanza della Federazione russa, nonché la difesa dei diritti e degli interessi legittimi dei connazionali.

I documenti di pianificazione strategica sopraelencati, nonché le leggi federali, devono essere elaborati a partire dai nuovi approcci concettuali, corrispondenti alle nuove condizioni, nonché alle sfide e alle minacce con le quali la Russia si scontrerà nei prossimi anni in relazione alla situazione politico-economica e geoeconomica mondiale in rapido cambiamento.

Le priorità fondamentali della nuova politica migratoria della Federazione russa devono essere:

  1. difendere le famiglie russe, i loro diritti e interessi socioeconomici. Creare condizioni atte a garantire l’occupazione dei cittadini della Federazione russa, nonché un alto livello di redditi per le famiglie russe;
  2. difendere l’identità della civiltà russa, l’unità dello spazio giuridico, culturale e linguistico. Difendere i diritti e gli interessi legittimi dei russi e degli altri popoli indigeni della Russia;
  3. difendere il mercato nazionale del lavoro, garantire lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’economia russa e l’aumento della produttività del lavoro;
  4. realizzare un controllo statale efficace, nonché un’efficace pianificazione e regolamentazione dei flussi migratori esterni;
  5. creare condizioni in grado di favorire il rientro di massa in Russia dei connazionali, nonché l’arrivo di specialisti stranieri altamente qualificati, di scienziati, di investitori e delle loro famiglie, leali alla Russia e pronti a integrarsi linguisticamente e culturalmente;
  6. limitare considerevolmente l’afflusso nella Federazione russa di forza lavoro straniera, di cultura differente e poco qualificata. Introdurre il principio della massima responsabilità giuridica ed economica del datore di lavoro verso i lavoratori stranieri di cultura differente da lui assunti;
  7. garantire la sicurezza antiterroristica, combattere l’immigrazione illegale e la criminalità etnica.

6 – Istruzione e educazione
L’assimilare la concezione del mondo e i valori spirituali e morali della civiltà russa è un aspetto cruciale nel processo di nazionalizzazione delle élite contemporanee russe, nonché nella formazione delle future generazioni di cittadini russi. Risolvere tale questione richiede di sovranizzare il sistema educativo nazionale.

I programmi di istruzione e educativi nazionali devono essere epurati da concezioni e orientamenti ideologici – perlopiù occidentali – estranei al popolo russo e distruttivi per la società russa. Va elaborato e introdotto nell’insegnamento delle discipline sociali e umanistiche un nuovo paradigma socio-umanistico, basato sull’identità della civiltà russa e sui valori spirituali e morali tradizionali russi.

La risoluzione della questione riguardante la costruzione di un nuovo paradigma socio-umanistico prevede:

  • una revisione critica delle teorie e scuole scientifiche occidentali (in primo luogo nel campo delle scienze sociali e umane) in merito al loro corrispondere alla visione del mondo sovrana russa, al loro essere utili o deleterie per il consolidamento dell’autocoscienza popolare;
  • il riesame di tutte le conoscenze umanistiche, delle teorie e delle concezioni universalmente accettate sulla base della loro correlazione con il sistema di idee legate alla concezione del mondo e dei valori morali della civiltà russa;
  • una ristrutturazione dei sistemi metodologici, degli standard e delle valutazioni indipendente dai criteri e dai modelli internazionali (in sostanza, imposti dall’Occidente);
  • una riforma del sistema nazionale di istruzione così da conformarlo ai parametri basilari della visione del mondo sovrana russa.

Allo scopo di realizzare i Fondamenti di politica statale per la conservazione e il rafforzamento dei valori spirituali e morali tradizionali russi, ratificati dal Decreto del Presidente della Federazione russa del 9.11.2022, n. 809, nel campo dell’istruzione, è fondamentale elaborare e varare un pacchetto di documenti giuridici normativi e materiali metodologici che rendano concreti e chiariscano le principali disposizioni del Decreto n. 809 in merito alla scuola media e superiore patria.

7 – Sviluppo territoriale e urbanistico
Creare le condizioni per un sostanziale aumento della natalità richiede una modifica della Russia a livello spaziale, ovvero cambiare radicalmente la politica di sviluppo territoriale e urbanistico.


In pratica questo si traduce:

  • nella rinuncia alla priorità data allo sviluppo dei grandi e grandissimi agglomerati urbani, alla costruzione massiva di edifici abitativi con molti appartamenti, così come alla superconcentrazione di risorse lavorative e forze produttive nelle megalopoli;
  • nel passaggio a una distribuzione uniforme della popolazione e delle forze lavorative sul territorio del Paese, così come tradizionale in Russia. Tale passaggio si realizza tramite un trasferimento di massa degli abitanti delle città in villaggi urbani dotati di tutti i servizi e in abitazioni monofamiliari;
  • nel modificare le priorità di sviluppo del settore edilizio nazionale a favore della costruzione massiva di abitazioni indipendenti, realizzate su scala industriale, e che tra 10-15 anni dovrà costituire non meno del 70-80% del volume generale delle abitazioni nel paese.

La risoluzione dei problemi elencati richiede un’improrogabile rielaborazione e approvazione delle nuove redazioni dei Fondamenti di politica statale per lo sviluppo regionale, della Strategia di sviluppo territoriale, nonché l’introduzione di emendamenti alla redazione ora in forze della Strategia di sviluppo del settore edilizio e dei servizi abitativi.

Obiettivo principale della nuova politica statale di sviluppo regionale, della politica di sviluppo territoriale e urbanistico, nonché dello sviluppo del settore edilizio è creare le condizioni per una crescita demografica costante e naturale del popolo russo, raggiungibile grazie agli alti indici di natalità (principio demografico). Il criterio principale di valutazione dell’efficacia negli ambiti del governo statale sopraindicati deve essere il modificarsi degli indicatori del tasso di fecondità totale (TFT).

La centralità del principio demografico presuppone che, nella nuova redazione dei Fondamenti di politica statale di sviluppo regionale, così come nella Strategia di sviluppo territoriale, si consolidi la priorità degli interessi statali tesi a garantire il benessere delle famiglie e la crescita della natalità, rispetto agli interessi dei monopoli naturali russi nel momento in cui si affronta la questione della distribuzione delle forze lavorative sul territorio nazionale. Da territorio costituito da sedici megalopoli e da enormi spazi spopolati, entro il 2050 la Russia dovrà trasformarsi in un paese abitato uniformemente, con edifici di pochi piani, con 1000 medie e piccole città rinate: una Garðaríki del XXI secolo. I villaggi suburbani devono diventare il principale tipo di insediamento del paese, l’80% della popolazione russa (o più di 30 milioni di famiglie russe) dovranno vivere in case di proprietà indipendenti, su un terreno anch’esso di proprietà. Nell’insediamento e nella valorizzazione dei territori va riservata un’attenzione di primo piano alle questioni legate alla sicurezza, all’occupazione, al livello di reddito reale, alla presenza di un ambiente circostanze favorevole, di cibo sano, di alloggi confortevoli, di tecnologie avanzate accessibili, così come di infrastrutture sociali e legate all’informazione e ai trasporti. Vivere sulla propria terra in condizioni ecologicamente favorevoli e confortevoli, in una casa di proprietà dotata di ogni servizio, nella quale si può dare vita a una famiglia, far nascere e educare tre o più figli, deve diventare l’incarnazione visibile delle idee del Mondo russo.

8 – Sviluppo economico
La Russia necessita di un’economia sovrana ed efficiente, basata sul pieno controllo del proprio sistema monetario e finanziario, nonché sullo sviluppo anticipato dei settori industriali, delle tecnologie e della produzione di un nuovo (il sesto) ordinamento tecnologico.

Gli obiettivi principali dell’economia nazionale devono essere la crescita del benessere reale delle famiglie russe, l’aumento del numero dei posti di lavoro, la creazione delle condizioni necessarie all’incremento della natalità, il popolamento e l’utilizzazione degli enormi spazi russi, il garantire la sovranità e la capacità difensiva del paese, così come la concorrenzialità delle tecnologie, delle merci e dei servizi russi sul mercato interno ed estero.

Per formulare proposte che mirino a raggiungere gli obiettivi sopraindicati, il Comitato socioeconomico del Concilio mondiale del popolo russo ha elaborato il programma per lo sviluppo socioeconomico della Russia “Giustizia sociale e crescita economica”.

Traduzione di Noemi Albanese

http://www.patriarchia.ru/db/text/6116189.html